Quarto Stato

Il "Quarto Stato", famoso quadro di Pelizza da Volpedo, è stato trasformato dalla pubblicità in una "pausa caffè", infatti non più proletari, contadini e operai, ma al loro posto sorridenti trentenni, impiegati in carriera, in pausa lavoro: giusto la pausa caffè; giusto rituale italiano.
Il "Quarto Stato" è stato terminato nel 1901 ed è una testimonianza di quel tempo, di un popolo che camminava verso la luce radiosa lasciando alle spalle un tramonto. Infatti in quell'anno si entrava nel XX secolo. Oggi ultimo anno del XX secolo abbiamo il "Finto Stato": uno spot. Segno dei tempi.
Dal quadro sono spariti i due bambini e in braccio alla donna madre ora c'è una macchinetta distributrice di caffè liofilizzato: è sparito un segnale di progetto, di avvenire, per un prodotto della tecnica.
Così una icona della sinistra come il quadro di Pelizza (sempre di Volpedo) ci è rimandata con uno scarto di tempo (oggi 2000) e uno scarto di cultura che fà pensare: ma la miseria non c'è più? Quella materiale è solo nascosta; quella del cervello è così esibita che non si vede più.
Oggi c'è il "Siesta Stato", siamo tutti in "pausa caffè".
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